Zigoni critica il calcio moderno: "Troppa tecnologia, poca fantasia!"

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2025-08-26
Zigoni critica il calcio moderno: "Troppa tecnologia, poca fantasia!"
Il Messaggero

Gianfranco Zigoni, un nome che evoca gol, talento puro e un carattere indomito, non risparmia critiche al calcio contemporaneo. In un'intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante ha espresso il suo disappunto per un gioco che, a suo dire, è diventato noioso e privo di quella scintilla di genio che lo contraddistingueva.

"Il calcio di oggi annoia," esordisce Zigoni con franchezza. "C'è troppa tecnologia, troppa attenzione ai dati e ai numeri. Si è perso il significato del gioco, l'improvvisazione, la fantasia."

Zigoni, noto per la sua abilità nel dribbling e per la capacità di inventare giocate inaspettate, lamenta la scomparsa di quei giocatori in grado di "fare la differenza" sul campo. "Oggi i giocatori sono tutti uguali, seguono schemi predefiniti. Dove sono finiti i Maradona, i Zico, i Van Basten?" si chiede retoricamente.

L'ex attaccante non risparmia frecciatine nemmeno all'eccessivo controllo esercitato dagli allenatori: "I mister di oggi vogliono tutto sotto controllo, non lasciano spazio all'estro dei giocatori. Il calcio è un'arte, non una scienza esatta!"

Ma cosa manca, secondo Zigoni, per ridare lustro al calcio italiano? "Manca coraggio, manca personalità. I giovani non hanno più la grinta e la voglia di mettersi in gioco. Hanno paura di sbagliare."

L'intervista si conclude con un appello a tutti gli addetti ai lavori: "Dobbiamo tornare a valorizzare il talento, la creatività, la fantasia. Dobbiamo ridare al calcio la sua anima."

Le parole di Gianfranco Zigoni, un uomo che ha fatto della passione per il calcio la sua vita, sono un monito a non dimenticare le radici di questo sport, a non sacrificare il divertimento sull'altare dei risultati a tutti i costi. Un calcio che annoia, rischia di perdere il suo pubblico e la sua identità.

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