Poggiridenti dice NO all'antenna 5G: Mille firme contro l'installazione a Cà Formolli - Preoccupazioni per la salute

2025-08-24
Poggiridenti dice NO all'antenna 5G: Mille firme contro l'installazione a Cà Formolli - Preoccupazioni per la salute
Il Giorno
Poggiridenti dice NO all'antenna 5G: Mille firme contro l'installazione a Cà Formolli - Preoccupazioni per la salute

Poggiridenti si mobilita contro l'antenna 5G: una risposta forte per proteggere la salute dei cittadini

POGGIRIDENTI - Una vera e propria ondata di protesta si è sollevata a Poggiridenti, con oltre mille firme raccolte in segno di forte dissenso contro la prevista installazione di un'antenna per la telefonia mobile (SRB) alta ben 35 metri in località Cà Formolli, a Poggi Piano. L'iniziativa, promossa attivamente dai residenti, mira a sensibilizzare l'amministrazione e le autorità competenti sulle preoccupazioni legate all'impatto sulla salute pubblica.

Le preoccupazioni dei residenti: un grido di allarme

La costruzione dell'antenna, che dovrebbe garantire una maggiore copertura del segnale 5G, ha suscitato forti timori tra i cittadini. Le ragioni sono molteplici: dalla potenziale esposizione a radiazioni elettromagnetiche all'impatto paesaggistico, fino alla possibile diminuzione del valore degli immobili. I residenti temono che la presenza di un'antenna di queste dimensioni possa compromettere la qualità della vita e la salute dei più vulnerabili, come bambini e anziani.

La raccolta firme: un segnale chiaro

La raccolta delle mille firme rappresenta un segnale chiaro e inequivocabile della volontà popolare di opporsi al progetto. I promotori dell'iniziativa hanno organizzato diverse iniziative di sensibilizzazione, spiegando ai cittadini i potenziali rischi e invitandoli a firmare la petizione. L'obiettivo è quello di presentare le firme alle autorità competenti e chiedere una revisione del progetto, tenendo conto delle preoccupazioni espresse dalla comunità.

Cosa succederà ora?

La palla passa ora all'amministrazione comunale e alle autorità competenti, che dovranno valutare attentamente le obiezioni sollevate dai cittadini. È probabile che si aprirà un tavolo di confronto per trovare una soluzione che tenga conto sia delle esigenze di miglioramento della copertura del segnale 5G sia della tutela della salute pubblica e del paesaggio. La vicenda dimostra come la partecipazione attiva dei cittadini e la loro capacità di organizzarsi possano fare la differenza.

Un dibattito aperto: 5G e salute

La vicenda di Poggiridenti riapre un dibattito cruciale: quello relativo agli effetti del 5G sulla salute umana. Sebbene le autorità sanitarie nazionali e internazionali rassicurino sulla sicurezza della tecnologia, persistono dubbi e preoccupazioni, alimentati da studi scientifici controversi e dalla mancanza di dati a lungo termine. È fondamentale che le istituzioni investano in ricerca e informazione, per fornire ai cittadini risposte chiare e basate su evidenze scientifiche.

Seguiremo da vicino gli sviluppi di questa vicenda, con l'obiettivo di fornire ai nostri lettori un'informazione completa e aggiornata.

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